25 luglio   2002   Nasdaq composite   
1.200 punti 
Panico
 

Il Nasdaq Composite rompe la returnline del canale discendente dove si trovava tra 1.295 e 1.540, e dove da alcuni giorni  attendevamo rimbalzo.

L'ipotesi di una "bear trap" , (trappola per ribassisti=finta rottura) rimane ipotesi  più probabile, soprattutto  se oggi avremo reazione intorno 1.190/1.200 punti con  ritorno a brevissimo dentro il canale primario  .

E'  un nuovo eccesso anche oggi che crea  scompensi , ma le preoccupazioni vere sulla salute dell'economia si rifletteranno non a breve, ma nel medio-lungo termine.

Un circolo vizioso .
Scandali contabili, sfiducia investitori, mancanza liquidità, debolezza moneta americana, crisi paesi emergenti,panico da terrorismo , licenziamenti che non cessano, indebitamento pubblico e privato, diminuzione probabile dei consumi.


Un movimento a spirale diabolico che si avvita su sé stesso e che può perdurare.

Panico  che pare essere accentuato e  lasciato andare, per ricoperture che garantiscano una plusvalenza maggiore per quelle vendite allo scoperto fatte su quella "shooting star", anzi "gravestone doji" a  1.550 punti quel famoso 18 giugno , un mese fa, quando sul massimo a 1.570 si formò quel grande testa e spalle  ribassista intraday . 

Si nota difatti una tendenza tesa ad aggravare la situazione  quando è già grave come adesso, 
a dipingere di "rosa" quando il mercato è in euforia ingiustificata come in novembre/dicembre 2001.

Che sia casuale?
Euforia ingiustificata,poi di nuovo panico in eccesso. 
Un mercato che brancola nel buio deve in qualche maniera orientarsi.
Non può che farlo accentuando gli eccessi.

Che vi sia una regia in tutto questo lo escludiamo, anche se questa casualità alcune volte pare troppo precisa per essere esclusivamente guidata dal caso, come sembrava pilotato l'indice quel famoso 12 novembre 

(non possiamo non riproporvi quella analisi del 29/11/2001)
.

Il sentiment è  negativo come mai lo è stato negli ultimi dieci mesi  e gli oscillatori indicano forte ipervenduto.
E' quella unione di fattori che  in molti si attendevano per chiudere  posizioni short e per iniziare ricoperture a catena.
Nonostante la grave situazione ,  rimaniamo del parere che  un forte e violento rimbalzo è alle porte, improvviso , a V , in agosto quando la massa degli  investitori è in ferie e più facili saranno le ricoperture di coloro che hanno venduto allo scoperto sopra 1.500 punti.
Nicola Pistoresi
Si nota  da tre settimane tuttavia un segnale nuovo : la sottoperformance degli indici Dow Jones e Spx 500 rispetto al Nasdaq.

Questo segnale è nel medio  periodo un segnale di allarme, che dovrebbe prudentemente spingere ad alleggerire sulle prossime resistenze le posizioni rialziste .

Capisco che coloro che stanno perdendo il 40-50% o forse più, del loro capitale azionario, rabbrividiscano al pensiero di vendere in agosto, ma a costo di perdere tutti i lettori non possiamo che ripeterlo.

Occorre soprattutto monitorare l'onda sul culmine , sui 1.420/1.450 punti, livello che potrebbe preludere l'inizio  una nuova bolla, e nuova onda ribassista di medio periodo (a tre , sei mesi).
Nicola Pistoresi
Analista tecnico

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