8 aprile 2003   Nasdaq comp.    ore 07,30
 
 
 
1.389 punti  
L' harami  genera "island reversal" sopra la vecchia trendline ribassista.
Ma il 
set up rialzista del 1 aprile non riesce ad oltrepassare ancora 1.420/1.430,  trasformandosi in  potenziale "gilligan's island" .


Dopo la "doji star" su 1.420 punti del 21 marzo, che colma perfettamente con il suo range la window tra 1.403  e 1.420 punti, l'indice nasdaq composite , sotto nuove vendite allo scoperto  , compie due gap down , uno su 1.403 punti, uno su 1.383 (poi  chiuso nella stessa seduta del 27 marzo)

Lunedì   31 marzo poi altro gap down su .1369 punti che chiude la "terzetta" dei gaps ribassisti.

L'exhaustion gap ribassista è la base di una "Island reversal", che tra 1.356 e 1.367 adesso sostiene il nuovo trend al rialzo , iniziato il primo di aprile con un " harami cross."

Tra 1.403 e 1.425 abbiamo la vecchia resistenza statica che dal luglio 2002 funge ancora da forte zona repulsiva.

Un trading range tra 1.425 e 1.365 è auspicabile e rappresenterebbe  un sano consolidamento per  nuove spinte rialziste.

Difatti ogni tentativo  sopra 1.400 viene riportato  in zona 1.380/1.390 sia venerdì,  sia lunedì 7.

Ieri l'indice apre in forte gap rialzista su 1.425 punti, ma la chiusura genera una long black candle che chiude sul minimo di seduta, su 1.389 (base per un gilligan's island di Cooper se oggi l'indice andasse sotto 1.389 punti- set up ribassista di brevissimo per attenderci un test sull'island reversal rialzista posta tra 1.356 e 1.367.

Se tuttavia la window dell'island reversal non venisse chiusa avremmo per le prossime settimane una visione rialzista molto bene impostata, anche se la situazione macroeconomica appare ogni giorno che passa sempre più compromessa.
( ism sotto 50,  indebitamento personale alle stelle,   situazione occupazionale grave, consumi in diminuzione, investimenti aziendali  fermi). 

I più grandi moti al ribasso degli ultimi due anni, tuttavia, sono avvenuti dieci giorni dopo la diffusione di dati macro in forte miglioramento.
Se questo fenomeno non è casuale , dopo i dati macro della scorsa settimana  , in concomitanza con la tenuta di 1.340/1.367, un rally  è alle porte.

Gli investitori istituzionali non possono comprare sulle buone notizie, come non possono vendere sulle cattive.
Quindi spesso accade questo  fenomeno che al profano sembra un assurdo paradosso.

Due anni fa scrivevamo:

"I grandi fondi d'investimento hanno poche carte per vincere contro il mercato del nuovo millennio, volatile e con operatori short in aumento, contro una massa di liquidità sospinta prevalentemente da emotività e dalla voglia di non  perdere il treno al rialzo sui settori ad alto fattore beta."
Una massa che non consente di accumulare e distribuire secondo i criteri usuali .
Una massa che vuole andare al rialzo subito senza attendere  e che  viene quindi facilmente  guidata al rialzo su fittizi rally sui rumors che fanno effetto sulle testate editoriali. 
Un  vero rally che arriverà quando nessuno più avrà la forza  di rivolgerli pensiero, quando l'ultimo daytraders avrà gettato la spugna".

La situazione oggi non è cambiata, e quindi spesso assistiamo a numerosi break out finti, a trappole ribassiste e rialziste create come reazione ai moti della massa che segue il giusto rumor creato ad arte per far chiudere le posizioni ai forti investitori.
I grandi fondi  così spesso non vendono quando è il momento e lasciano arrivare i prezzi su sicure operazioni di vendita allo scoperto .

Questo deve servire come monito per non abbassare mai la guardia, soprattutto quando le testate editoriali sbandierano qualche notizia d'effetto.
"Basta saperlo" diceva un famoso trader italiano che usava fare  trading seguendo "a contrario" le notizie diffuse dai mass-media. 

Il problema è che questo " giochino" adesso ha veramente impoverito  tutti.

I milioni di dollari che la bolla ha bruciato nelle società entrate in bancarotta (in America molte e non soltanto si parla di small cap), non rientrerà più nelle tasche di nessuno.

Questa è una delle ragioni del crollo del 2000 e del motivo che non vede ancora invertito il trend di medio e lungo periodo ribassista.

Il crollo del 1929 colpì soprattutto una fascia del mondo finanziario.Una fascia alta.

Il crollo degli anni 2000 ha tolto il denaro a chi consuma, al piccolo risparmiatore.
Qui sta la differenza .

Può darsi che gli aggiornamenti delle pagine in questi giorni subiscano disfunzioni.
Stiamo risolvendo  problemi tecnici e organizzativi.

Se al minimo di ieri (1.389) seguisse domani  moto opposto al rialzo, e magari sopra 1.425/1.430,  la forza del trend rialzista in atto sarebbe confermata e  molto forte .

In caso diverso, nuovi alleggerimenti sono d'obbligo in attesa di testare con le nuove debolezze, il potenziale supporto in zona 1.356/1.367 (window sopra l'island reversal) , con  stop loss sotto 1.340 punti.

Onda 3 rialzista impulsiva del moto iniziato il 12 marzo 2003, potrebbe essere una c rialzista correttiva del moto ribassista iniziato il 2 dicembre 2002, non dimentichiamolo.

Se vuoi conoscere il set up "gilligan island" clicca qui*



Nicola Pistoresi_
Analista tecnico
Nicola Pistoresi
Traderonline.it


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