11 luglio 2003 Nasdaq comp.   

Ore
09,00    1.715 punti 
Break out 


Se era ragionevolmente ipotizzabile  a metà aprile un  "rally" sul break out sulla storica resistenza statica 1.420 punti che aveva respinto ripetutamente a distanza di mesi i tentativi rialzisti, adesso il quadro è leggermente più complesso.

Era un moto ben impostato, già visibile a fine marzo, con quei pullbacks sopra di quella figura triangolare intorno ai 1.340/1.350 punti.

I nostri targets 1.570, poi 1.605, poi 1.620/1.640, sarebbero stati i livelli di potenziali rimbalzi tecnici in luglio e agosto, se l'indice non avesse il 7 luglio confermato , con la fuoriuscita al rialzo dal trading range 1.598/1.685 e con il gap up su 1.640 punti, la fuoriuscita definitiva dal canale discendente.


Intorno a 1.640 punti era  da attendere una fase distributiva e il trading range di giugno tra 1.597 punti e 1.685 poteva  essere la rappresentazione grafica di essa.

Avere alleggerito sui massimi del 19/20 giugno non è stata una scelta irrazionale.

L'evento imprevedibile è stato che sopra tale resistenza l'indice è uscito in gap up l'altra settimana.

La fase adesso si fa più complessa, perchè se sotto 1.620/1.640 punti erano da attendere ritracciamenti e tests  sulle resistenze  rotte al rialzo in maggio,  adesso dal 2 luglio la situazione, fino a  nuovo e diverso quadro tecnico, è cambiata.

Il gap che ancora è aperto non a caso casca su 1.641 punti.

Situazione complessa, perchè se da una parte abbiamo un indice che in tre mesi ha fatto circa il 40% (da 1.250 a 1.760 punti), dall'altra abbiamo un gap up sopra una forte resistenza dinamica che pone adesso l'indice al di fuori del canale discendente di medio/lungo periodo.

Indipendentemente dai grafici , la massa degli analisti finanziari americani sta dicendo che gli indici hanno corso troppo , che i p/e segnalano sopravalutazioni di tipo fondamentale, che la ripresa prevista per il secondo semestre pare già scontata da questi tre mesi di rialzo.

Io invito nuovamente leggere soltanto i grafici che come sappiamo incorporano tutto. 

Gli indici americani hanno corso tanto, ma sulla resistenza ( e su una resistenza non da poco) il nasdaq composite che raccoglie oltre 5000 titoli tecnologici ha fatto un salto verso l'alto, quello che in gergo viene chiamato "breakaway gap up".

La forza del gap è stata poi accompagnata da tre marubozu rialzisti (candele senza shadows che indicano salita continua dall'apertura alla chiusura della seduta), il 2, il 7 e l'8 luglio.

Attenderei la fine della fase ribassista in atto che ha raggiunto ( più o meno) il target rialzista del range sottostante su 1.760 punti e che adesso fisiologicamente sta ritracciando in zona "psicologica" 1.700 punti.

Se l'indice consolidasse qualche settimana in andamento orizzontale sopra 1.640 punti sarebbe davvero il presupposto di un nuovo e duraturo rally.

Se l'indice dovesse fermarsi in zona 1.685/1.700 e ripartire al rialzo subito, sarebbero da valutare  soprattutto i volumi, ma probabilmente sarebbe una falsa partenza .

Se l'indice dovesse negare entrambi le ipotesi prospettate e fisiologiche, lo vedremmo presto sotto 1.598, magari formando un testa e spalle con neckline 1.598, ma  è questa adesso  eccezione ad una fase rialzista iniziata in marzo 2003 e che  adesso appare ulteriormente confermata.

Buon fine settimana.

  Nicola Pistoresi - Analista tecnico per traderonline.it



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