15 Aprile 2004   ore 12,35
          
Nasdaq Composite          

     Discesa pesante sulla base del gap             2.024 punti    

 Buongiorno cari lettori.

Il test sui quei 2.019 punti dove ci attendevamo una pausa di consolidamento in ottica rialzista per riprendere la direzione verso il secondo target posto in zona 2.090/2.100 punti, avviene in ipercomprato con molta forza e direzionalità ribassista (vedi lunga candela nera ribassista del 13 aprile) e con un gap down intraday del 14 aprile che genera per circa un'ora quell'island reversal che avevamo ipotizzato una settimana fa.

Island reversl quindi che per un'ora ha isolato quel gruppo di sette candele che pare proprio abbiano sentito forte resistenza sulla vechia trendline rialzista ceduta il 9 marzo scorso.

Test rialzista che non ci piace e che squalificherei come set up al rialzo.

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Alcuni lettori mi chiedono il motivo di questo e il motivo per cui la base di una window provocata da un gap up è destinata probabilmente a sostenere.

Cerchiamo insieme di capire il motivo anche se come regola l'analista tecnico dovrebbe porgere l'attenzione più agli effetti che alle cause degli eventi.

Non entrerei nei grovigli razionali che cercano di dare un senso ad ogni moto naturale, terreno che spesso confonde le idee o quantomeno le complica, ma vorrei mettere in condizione tutti i lettori di capire di che cosa stiamo parlando.

Immaginiamo una scala, la stiamo salendo perchè ogni passo sposta il nostro corpo più in alto.

Ad un certo punto qualcosa mette una carica maggiore alla nostra spinta , ed invece di fare un passo normale la spinta data ci fa saltare sullo scalino.

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Dovete imparare a fare spesso metafore con i  moti naturali quotidiani.
I moti finanziari rispecchiano spesso i moti naturali e di questo ne è stato maestro il grande Elliot che paragonò un impulso di tendenza   ad un 'onda del mare di 5 subonde.

Tre forti  in direzione del trend (subonde 1,3,5 contro la spiaggia) , intermediati da due moti di ritorno/correzione(subonde 2 e 4 di risucchio verso il mare.)

 Lasciamo da parte Elliot e i programmi che disegnano automaticamente le onde, sui quali vi chiedo la cortesia di non farmi esprimere pareri.

La splendida teoria di Elliot dovete averla a mente per leggere di primo acchito, soprattutto nei moti di lungo periodo , la fase , il ciclo che avete davanti.

Ma evitate di dare ad essa maggiore valenza.

E'una metodologia limitata e limitativa forse di nuovo di moda per fare guadagnare chi organizza corsi di formazione.

Teoria che si può applicare soltanto agli indici.
Farne una strategia sui singoli titoli mi pare una stortura tecnica ed è di fatto fare torto al suo ideatore che la pensò e applicò ai primi del '900 sugli indici Dow Jones industriale e da quello dei trasporti.

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A parte questa breve divagazione su elliot che da tempo vi ricordo essere ottima teoria ma da usare come conferma per segnali grafici già chiari e soltanto sugli indici, torniamo alla nostra scala che stavamo salendo.

Dopo un salto sulla scala che state salendo le ipotesi probabili tecnicamente sono tre.
1)Che acceleriate il passo e non torniate più indietro e facciate altri salti in accelerazione ulteriore (spesso in onda 3 di elliot, runaway gap e poi in onda 5 di elliot, exhuastion gap).

2) che dopo il primo salto torniate piano indietro per prendere forza maggiore.
Ed ecco il tipico caso che spiega e giustifica la domanda del lettore e del perchè dei supporti sulle basi dei gaps up e che ben già il vecchio Sokiu Munehisa Honma studiò ideando nel 1750 la tipica figura di continuazione
"Tasuki gap"
(se vuoi leggere la pagina sul tasuky clicca qua*)

3) che il salto in salita, o perchè siete stanchi o perchè è stato un salto nervoso e non motivato da un vero istinto di forza nuova, ritorni con pesantezza , goffo sullo scalino che è servito da spinta.
A questo terzo caso potremmo affiancare il caso estremo in cui dopo il salto in alto , avvenga un salto in baso (island reversal).
In entrambi i casi (il secondo soprattutto) l'analisi tecnica dice ai rialzisti di stare molto attenti perchè quello che doveva essere un segnale di forza (il primo salto sullo scalino) è stata una prova di stanchezza e di questo ne è conferma il fatto del ritorno goffo e pesante sullo scalino o addirrittura il salto inverso, come è avvenuto ieri in intraday.

Questo l ungo discorso per spiegare i motivi del mio scetticismo su questo progetto di rimbalzo che ho definito metaforicamente goffo e pesante.

Spero  adesso che in parte abbiate compreso il fenomeno che volevo evidenziare e la bellissima dinamica dei gaps che spesso facilitano l'opera agli analisti tecnici.

Vi lascio e vi aspetto al prossimo commento.

Qui sotto riporto il commento di ieri che vale anche per oggi.

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L'indice tecnologico americano più rappresentativo, sta bruciando in questo moto rialzista di  rimbalzo sulla base del gap, energia sotto forti resistenze e già in prossimità di 2.040/2.045  punti, la candela ribassista del 13 aprile potrebbe generare  storno quantomeno di brevissimo, per trovare nuova forza su livelli più bassi degli attuali.

Sopra poi abbiamo la resistenza potenziale determinata dalla vecchia trendline rialzista violata il 9 marzo (linea gialla)

L'uscita ieri  da bande di ipercomprato su molti oscillatori di momentum (chande momentum e stocatico a 10 periodi), e su oscillatori di monitoroggio volumetrico (es.Money Flow a 10 periodi) potrebbero inquadrare il moto rialzista di oggi come probabile pulback ribassista sulle bande di ipercomprato stesse.

Non è tecnicamente un buon momento, secondo il mio modesto parere, quindi per cogliere sulle debolezze titoli in ottica rialzista, nè questo è tecnicamente un tipico set up ribassista.

Ancora attesa, ma senz'altro meno rischiose da ora in avanti sono di nuovo l'apertura di piccole posizioni ribassiste sui prossimi tentativi rialzisti che  sotto  2.070 punti trovano potenziale pressione di vendita (zona di stop loss per operazioni short aperte da ora in poi metterei 2.075 punti-testa di quel "marubozu" ribassista del 13 aprile).

Dato che noi riteniamo che adesso i primi segnali di forte ripresa del rialzo siano come al solito guidati dai semiconduttori americani in prima linea porrei come stop loss definitiva a posizioni ribassiste riaperte sulle prossime salite e reverse al rialzo Intel sopra 28,60 $.

Evento da anticipare secondo le tecniche di DeMark già sopra 28,35 $.

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Nicola Pistoresi- analista tecnico  per Traderonline

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