14 Gennaio   2003  Nasdaq composite 500   
1.
444 punti  ore 16,10
Pronti per il rally, ma con gli stop loss.
Usciti al rialzo il 6 gennaio dal canale che teneva l'indice dal 9 dicembre dentro un piccolo e stretto trading range discendente,  abbiamo  raggiunto il target minimo su 1.435 punti (target che si ottiene proiettando al rialzo il range del canale ) , poi nuovo test su 1.400 e indice che rompe  di nuovo la resistenza statica su 1.425, resistenza che frenò l'indice in luglio , agosto e novembre 2002. 


Nuovo break out che ignora il dato negativo disatteso sul mercato del lavoro  diffuso venerdì.
Dato di un'ora fa sulle vendite al dettaglio americane in dicembre sotto le stime e l'indice tiene ancora.

Tenuta su dati negativi = segnale di forza.

Quindi entrata  al rialzo   sul nuovo break out sulla resistenza statica 1.425 che ha imprigionato da luglio 2002 ogni tentativo rialzista (19 luglio-22 agosto , 4 e 6 novembre).

Entrata al rialzo con l 'indispensabile   stop loss sotto il minimo della candela che ha effettuato il break out (minimo di venerdì   1.418  punti), più prudentemente con chiusure sotto 1.425 punti.
Stop loss per proteggere le posizioni aperte da nuovi ribassi dell'indice tecnologico  che potrebbero assumere proporzioni maggiori,   ma  posizioni al rialzo giustificate da una quasi certezza del raggiungimento di 1.465/1.470 e soprattutto sulla speranza di un  gap up su questo forte livello di  resistenza dinamica, gap up che rivestirebbe la qualifica di un breakaway gap

Chi non fa operazioni di brevissimo periodo deve attendere ancora una maggiore forza che si spinga sopra 1.470 e che testi con volumi in aumento tale livello.

Ugualmente preporsi anche in questo caso uno stop loss nel caso in cui il trend successivo sopra  1.470 venisse negato e si traducesse in una bull trap .

Occorre  rendersi conto che un'ipotetica entrata col timing giusto in una determinata posizione d'investimento azionario se non  mette in atto protezioni in stop loss , non è mai operazione strategicamente corretta.

Protezione nel caso di un  cambiamento del quadro tecnico che ha giustificato tale apertura in origine correttamente effettuata .

Difficile è stabilire il livello preciso per tutti .
E' una scelta discrezionale e soggettiva , ma che spesso sottostà a rigide regole universali che  l'esperienza rende più facile.

L'ostacolo  è più psicologico che tecnico.

Occorre saperlo ed entrare in questa logica , mettendo  in conto la perdita, come una componente indispensabile per costruire un sistema efficace di trading, una componente negativa per produrre un guadagno sempre più sicuro e costante e non rimesso al destino, alle fasi ascendenti, non pregiudicato da una bolla speculativa dagli effetti decennali.

Il mercato del nuovo millennio indipendentemente dalla direzione ribassista che ci ha interessato finora, evidenzia un fattore ben marcato destinato ad aumentare.

La volatilità .
Prezzi che oscillano del 10/20% al mese  intorno al loro "reale" valore del momento.

Cogliere questi movimenti diviene sempre più importante, difficile e pericoloso senza un livello di entrata  con stop loss  predeciso sotto il livello che da garanzie ai futuri movimenti che i nostri segnali tecnici ci hanno dato .

Quindi ancora molta cautela  se non si è pronti a mettere in atto tali protezioni al capitale investito.

Il trend  di medio e lungo periodo è ancora ribassista, anche se mai in due anni e mezzo di ribassi abbiamo visto una così ben impostata situazione tecnica.

Cautela dettata da resistenze dinamiche molto forti ancora sopra questi livelli che se non oltrepassate non escludono nuovi  minimi sotto quelli di ottobre.

Resistenza di medio (1.465/1.475 punti)
Resistenza di lungo  (1.690/1.760).

Cautela però sapendo che  un break out sulla prima resistenza  potrebbe generare un effetto domino sulla seconda di lungo.

Effetto a catena che in genere non dà respiro . 

In questo caso avremmo un primo target su 1.690 circa (range disegnato in verde), ma il range del canale di medio periodo (range arancione), ribaltato al rialzo come si conviene  potrebbe , ripeto , probabilmente  infrangere anche la trendline di lungo, posta su 1.730/1.760 punti, con  obiettivo 1.950 punti.

Soltanto allora e dopo un protratto  consolidamento sopra 1700 potremmo davvero avere impostato graficamente quella che chiamano da mesi  "inversione di medio periodo, e che tutti auspichiamo .



Diversamente, sul versante ribassista, la rottura che darà primo   segnale d'inversione, di nuovo al ribasso, l'avremo con ritorno sotto 1.410 punti poi più decisamente con il break down sulla trendline che unisce il minimo di ottobre e quello di dicembre su 1.380 punti 

Set up per apertura di posizioni short soltanto sulla rottura del supporto statico-neckline testa  e spalle ribassista  posto in zona
1.320/1.330 punti

 N. P. Viareggio 14 gennaio 2003 
 Centro studi  Traderonline.it
 

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Resistenze Nasdaq composite
1.470

Supporti-targets ribassisti
 
1.426/1.431  
1.380
1.330

1.125  
950/1.010


Il Mibtel  18.155

Dopo una "shooting star " con massimo 19.443, ha testato una zona di mini-supporto intorno a 17.330/17.340 punti.
Nuova positività di breve sopra 18.380 punti  , ma per aprire posizioni rialziste di medio periodo, attenderei , se non un superamento del massimo in zona 19.450 del 2 dicembre 2002, almeno nuova forza degli indici americani (sopra 970 sp500, sopra 1.470 punti  nasdaq composite), essendo ogni movimento sotto queste resistenze dinamiche, un test sul massimo del canale di medio periodo che non esclude nuovi minimi sotto quelli di ottobre sulla returnline del canale di medio periodo adesso in zona 970/1000, ed impone sui massimi solite vendite allo scoperto.

Ripresa marcata della negatività sotto 17.350/17.425 Mibtel dove transita la neckline di un testa e spalle ribassista inclinato verso l'alto con target in zona 15.150 .

14 gennaio   2003  Standard & Poors 500   
926 punti   
Sotto 965/970 ancora  alto rischio di medio e di lungo.
Per quanto riguarda l'indice Standard & Poors 500, il massimo su 965 punti del 22 agosto 2002 non è stato  nemmeno oltrepassato, come invece ha fatto il Nasdaq sopra il massimo corrispondente di agosto 1.426 punti, e questo evidenzia una  notevole sottoperformance rispetto al Nasdaq guidato essenzialmente dalla tecnologia.


Se questo conferma una superiorità della tecnologia sulla massa dei titoli ad alta capitalizzazione americani, questo non è poi un bel segnale.

La tecnologia può ancora salire qualche punto percentuale senza che la visione di medio sia intaccata.

La sovraperformance può essere dovuta ad una maggiore presenza di investitori short che sui fondi dei cicli di breve , entrano in "panic buying", generando onde rialziste che hanno poco a che vedere con una vera e sostanziale ripresa degli investimenti azionari.

Nel breve una figura candlestick di "long legged" sul massimo del 2 dicembre a 954 punti indica inversione su quei massimi come è avvenuto sul Nasdaq su 1.521.

 Nel medio periodo attenderei superamento di questo livello (960/970 punti) per aprire posizioni rialziste .

L'sp500 è infatti incanalato in un ampio trading range  discendente tra 960/970 e 750/760.
La fuoriuscita da questo canale produrrebbe il ribaltamento del range sotto o sopra di 200 punti (550 o 1.150 punti)
La fuoriuscita dall'alto sarebbe  l'osservanza anche di un  pattern di doppio minimo che ha obiettivo su 1.150 punti circa.
La fuoriuscita dal basso invece sarebbe molto negativa.

Non produrrebbe soltanto il target su 550, ma confermerebbe una figura ribassista formatasi in 4 anni.
Per quello  rimaniamo   ancora  prudenti per operazioni rialziste di medio e di lungo periodo.


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Resistenze 
 
925/930   -955/970 - 


Supporto : 
905/910
867/870 - 750/760
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